Galileo Galilei - Prestigio numero 4 -


Galileo osservava e scrutava il cielo alla ricerca d'ispirazione per i suoi numeri (e per guadagnarsi il pane).


Mentre faceva ciò si accorse che le dimensioni relative dei pianeti cambiavano quando venivano osservati con il suo strumento ottico: Venere per esempio sembra circa otto volte più grande di Giove, mentre in realtà quest’ultimo è quattro volte più grande di Venere. Galileo si rese subito conto che doveva trattarsi di un’illusione ottica, ma non riuscì mai a trovare una spiegazione del fenomeno. In realtà la cosa che gli interessava era: “come posso usare questa mia nuova osservazione per creare un gioco di prestigio?”
Ed ecco l'illuminazione.
Galileo fece stampare dei piccoli cartoncini recanti, da un lato, la scritta: “Quale dei due pianeti è il più grosso? Se sbagli a giudicare mi offrirai un gelato: ” e dall'altro un disegno da lui creato basandosi sulle sue osservazioni. Vendeva poi questi cartoncini ai suoi studenti che li utilizzavano per fare scherzi ai compagni.


Set-up

Ecco riprodotto il cartoncino di Galileo.
La parte in bianco andrà compilata a seconda delle esigenze (“Se sbagli a giudicare mi offrirai una pizza”, “Se sbagli a giudicare riordinerai tu la mia camera”, ecc...)

Provate voi stessi quello che osservò, a metà del 1600, Galileo Galilei.

Spiegazione

Come mai i nostri occhi fanno questo errore? Beh, prima di tutto non sono gli occhi, ma il cervello.
Un gruppo di ricerca dell’Istituto di optometria della State University di New York ha riscontrato che l’illusione ottica è dovuta a come gli occhi vedono la luce e il buio. Esaminando le risposte delle cellule nervose nel sistema visivo del cervello agli stimoli chiari e scuri, è stato infatti scoperto che, mentre gli stimoli scuri provocano una risposta neurale che riporta con precisione le dimensioni dell’oggetto osservato, gli stimoli luminosi «confondono» e producono risposte esagerate, che fanno sembrare l’oggetto più grande. Il  fenomeno è quindi dovuto alle caratteristiche dei circuiti neurali che si occupano di processare l’informazione visiva, che determinano una rappresentazione distorta della reale grandezza di un oggetto in funzione della sua luminosità. Più un oggetto è chiaro e luminoso, più ci sembrerà grande visto a occhio nudo. Perciò Venere, essendo più vicino alla Terra, appare più luminoso di Giove e sembra quindi più grande.

* nota: il testo in neretto è lo “sfondo integratore” di questo racconto e quindi non ha nessuna valenza storica. Il testo in nero è affidabile sia dal punto di vista scientifico che storico.